IL POTERE DEL SILENZIO
Carlos Castaneda

 

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CARLOS CASTANEDA
1987 The Power of Silence - Further Lessons of don Juan,
Simon & Schuster, New York, 1987.
Traduzione italiana: Il Potere del Silenzio, Milano, Rizzoli, 1988.

 

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IL POTERE DEL SILENZIO - L'ASTRATTO E IL SILENZIO INTERIORE

«L'ultimo libro che ho scritto su don Juan si intitola Il Potere del Silenzio, titolo scelto dal mio editore; quello originale era infatti Il Silenzio Interiore. Mentre scrivevo, la visione della realtà degli Sciamani antichi era diventata estremamente astratta. Florinda fece tutto il possibile per distogliermi dal mio assorbimento nell'astrattezza e tentò di spostare la mia attenzione verso altri aspetti delle antiche tecniche sciamaniche, provando perfino a scioccarmi con un comportamento scandaloso. Ma nulla poteva allontanarmi da quella che sembrava una direzione inesorabile.»

«Il Potere del Silenzio è una disamina del pensiero degli Sciamani dell'antico Messico nella loro dimensione più astratta. Lavorando da solo al libro, caddi vittima dello stato d'animo degli uomini di cui scrivevo, del loro desiderio di apprendere maggiormente in un modo quasi razionale. Florinda mi spiegò che, alla fine, gli Sciamani erano diventati estremamente freddi e distaccati. Erano interamente dediti alla loro ricerca: la loro freddezza mirava a eguagliare la freddezza dell'Infinito. Erano riusciti a trasformare i loro occhi umani in modo da renderli simili agli occhi gelidi dell'ignoto. Io stesso intuivo tutto questo, e mi sforzavo disperatamente di invertire il corso degli eventi. Non ci sono ancora riuscito. I miei pensieri sono diventati via via sempre più simili a quelli che furono i loro pensieri al termine della loro ricerca. Con ciò non voglio dire che non so più ridere. Anzi, la mia è una vita di gioia infinita, ma, allo stesso tempo, è anche una ricerca incessante e senza tregua.»

«L'Infinito finirà per inghiottirmi, e voglio essere preparato. Non voglio che mi dissolva nel nulla perché, anche se vaghi, conservo ancora desideri, affetti, attaccamenti. Desidero più di qualunque altra cosa essere come quegli uomini. Non li ho mai conosciuti; gli unici Sciamani che ho incontrato sono don Juan e il suo gruppo, e ciò che esprimevano non avrebbe potuto essere più lontano dalla freddezza che intuisco in quegli uomini sconosciuti. Grazie all'influenza esercitata da Florinda sulla mia vita, ho imparato a concentrarmi totalmente sullo stato d'animo di persone che non ho mai conosciuto. Ho focalizzato la mia attenzione sullo stato d'animo di quegli Sciamani e sono rimasto intrappolato in esso senza più speranza di potermi districare. Florinda non credeva nella definitività della mia situazione, mi prendeva in giro e rideva apertamente di me.»

«Questo stato è solo apparentemente definitivo», mi diceva, «ma in realtà non è così. Verrà il momento in cui cambierai scena. Forse ti libererai di tutti i pensieri sugli Sciamani dell'antico Messico. Forse ti libererai anche di quelli sugli Sciamani con cui sei stato così intimamente a contatto, come il Nagual Juan Matus. Forse arriverai addirittura a respingere la sua essenza. Vedrai: non ci sono limiti per un Guerriero. Il suo senso di improvvisazione è talmente forte che può costruire sul niente, ma le sue non sono costruzioni vacue, bensì funzionali e pragmatiche. Vedrai. Non dico che ti dimenticherai di loro, ma, a un certo punto, prima di tuffarti nell'abisso, se avrai l'ardire di camminare lungo il suo orlo, se oserai non allontanarti da esso, arriverai alle conclusioni di ordine e stabilità tipiche del Guerriero, a te molto più consone di questa ossessione sugli Sciamani dell'antico Messico.»

«Le parole di Florinda suonarono come una profezia piena di speranza. Forse aveva ragione. Di certo, aveva ragione nell'affermare che le risorse del Guerriero non hanno limiti. L'unico problema è che, perché io possa costruirmi una visione diversa del mondo e di me stesso, una visione più consona al mio temperamento, devo camminare lungo l'orlo dell'abisso, e dubito di avere il coraggio e la forza necessari per una simile impresa. Ma, d'altro canto, chi può saperlo?» (Carlos Castaneda, La Ruota del Tempo)

 

 

 

CITAZIONI DAL TESTO PER ARGOMENTO

INDICE del libro Il Potere del Silenzio

a) - Spezzare la continuità del Mondo riducendo il riflesso di sé: prepararsi per l'Ignoto

b) -

  1. AAA1111
  2. AAA2222
  3. AAA3333

c) - BBBBBB

d) - CCCCCC

 

 

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