STORIA DELL'AGGUATO A FLORINDA :
5 - LA BATTAGLIA PER LA VITA

Citazione di Carlos Castaneda dal Libro
IL DONO DELL'AQUILA

 

Per ordinare presso MACROLIBRARSI Il Dono dell'Aquila, di Carlos Castaneda

 

PER ORDINARE PRESSO MACROLIBRARSI IL LIBRO
IL DONO DELL'AQUILA

 

 

LA MAGICA STORIA DELL'AGGUATO A FLORINDA MATUS:
LA BATTAGLIA PER LA PROPRIA VITA

«Florinda Matus proseguì con la propria storia. Disse che, mentre la guaritrice le diceva di tornare senza Celestino, le fece bere una pozione che le alleviò prestissimo i dolori; poi le sussurrò all'orecchio che lei, Florinda, doveva prendere per proprio conto una decisione importante, e tranquillizzarsi distraendosi in qualche maniera ma senza sprecare nemmeno un attimo, una volta presa la decisione. Appena a casa, Florinda espresse il desiderio di ripartire. Celestino vide l'inutilità delle proprie obiezioni, in quanto la volontà di lei era irremovibile. «Tornai dalla guaritrice seduta stante» continuò Florinda. «Questa volta a cavallo. Presi con me i servi più fidati, la ragazza che mi aveva somministrato il veleno e un uomo per badare alle bestie. Non fu certo agevole viaggiare su per quelle montagne; i cavalli erano innervositi dal puzzo della mia gamba, ma in qualche modo ce la facemmo. Senza saperlo, avevo usato il terzo principio dell'arte dell'agguato.»

«Avevo posto la mia vita, o almeno quel che ne restava, allo sbaraglio. Ero pronta e decisa a morire.»

«Non era una gran decisione per me, stavo morendo comunque. Quando, come nel mio caso, uno è mezzo morto, non per il grande dolore ma per gli estremi disagi, c'è la tendenza a diventare tanto pigri e deboli che non è più possibile alcuno sforzo. Mi fermai a casa della guaritrice sei giorni. Già al secondo mi sentivo meglio. Il gonfiore era diminuito. La gamba non spurgava più. Non avevo più dolori. Mi sentivo solo un po' debole e malferma sulle ginocchia quando cercavo di camminare. Al sesto giorno la guaritrice mi portò in camera sua. Era piena di attenzioni e premure, mi fece sedere sul suo letto e mi offrì un caffè. Lei si accoccolò ai miei piedi, di fronte a me, sul pavimento. Ricordo le sue precise parole: «Sei molto, molto malata, e solo io posso curarti.» mi disse. «Se non ti curo, tu morirai, d'una morte incredibile. Poiché sei un'imbecille, resisterai fino all'ultimo. D'altro canto, io ti potrei guarire in un giorno, ma non voglio. Dovrai continuare a venire qui finché non avrai capito ciò che devo mostrarti. Solo allora ti curerò sino in fondo; altrimenti, da quell'imbecille che sei, non torneresti più.« Florinda disse che la guaritrice, con grande pazienza, le spiegò i delicatissimi punti della sua decisione di aiutarla. Lei non capì neanche una parola. La spiegazione la convinse ancora di più che la guaritrice era un po' toccata. Quando questa s'accorse che non riusciva a farsi capire da Florinda, s'irrigidì e le fece ripetere molte volte, come fosse una bambina, che senza il proprio aiuto la sua vita era finita e che stava a lei decidere se interrompere la cura lasciandola morire senza speranza. Infine, quando Florinda la implorò di guarirla del tutto e di rimandarla a casa dalla sua famiglia, la donna perse la pazienza: prese la bottiglia contenente la medicina e, facendola cadere a terra, la mandò in frantumi e disse a Florinda che non voleva più saperne di lei.»

«Allora Florinda s'era messa a piangere — le sole vere lacrime della sua vita. Aveva detto alla guaritrice che lei voleva solo essere curata ed era più che disposta a pagare. La donna disse che era troppo tardi per pagare con moneta sonante; quel che lei voleva era l'attenzione di Florinda, non il suo denaro. Florinda mi confessò che nel corso della sua vita aveva imparato a ottenere tutto ciò che voleva. Sapeva essere ostinata e sollevò il problema che migliaia di malati dovevano esser venuti dalla guaritrice mezzi morti, proprio come lei, e il loro denaro era stato accettato — perché il suo caso era diverso? La risposta della guaritrice, che per Florinda non fu di alcun chiarimento, le rivelò che, essendo una veggente, aveva visto il corpo luminoso di Florinda, scoprendo che loro due erano in tutto simili. Florinda pensò che la donna doveva esser matta per non accorgersi che tra loro due c'era un abisso. La guaritrice era una rozza india, ignorante e primitiva, mentre Florinda era ricca, bellissima e bianca. Florinda le chiese quel che aveva in animo di farle. L'altra le rispose che lei era stata incaricata di guarirla e di insegnarle una cosa di grande importanza. Florinda volle sapere chi le aveva dato tale incarico. La donna le rispose che era stata l'Aquila — una risposta che convinse vieppiù Florinda della pazzia totale di lei.»

«Eppure non scorgeva alcuna alternativa all'accondiscendere alle sue richieste. Così le rispose di essere pronta a fare tutto ciò che le diceva. La guaritrice cambiò all'istante il suo atteggiamento ostile. Diede a Florinda una medicina da portare a casa e le disse di tornare al più presto possibile.«Come tu stesso sai,» continuò Florinda «il maestro deve usare qualche trucco con il discepolo. Lei con me usò quello della cura. E aveva ragione. Ero una tale idiota, io, che se lei mi avesse guarita subito, sarei tornata alla mia stupida vita come se non mi fosse mai successo niente. Non facciamo tutti così?» (Carlos Castaneda, Il Dono dell'Aquila, pagg. 283-285)

Continua con la storia: Florinda Matus comincia l'addestramento degli Sciamani

 

 

 

Diritti d'Autore Legge del 22 aprile 1941 n° 633 TESTI - Riguardo i brani delle opere pubblicate nel sito: Art. 70 "il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera per scopi di critica di discussione ed anche di insegnamento, sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera". Quindi se nel realizzare delle pagine web all'interno di un'opera originale l'autore inserisce a scopo di discussione, di critica, di informazione culturale, parti di opere, brevi estratti o citazioni (mai l'opera integrale) menzionando chiaramente il nome dell'autore e la fonte, non incorre in problemi di copyright. In questi casi infatti l'autore delle opere non verrà danneggiato nei suoi diritti anzi potrebbe acquistare più notorietà.

 

 

Torna alla Scheda del libro IL DONO DELL'AQUILA

HOME PAGE CARLOS CASTANEDA

 

 

 

E-mail

DAL LIBRO: Carlos Castaneda, Il Dono dell'Aquila: La storia dell'Agguato a Florinda Matus: la battaglia per la vita.

 

 

Carlos Castaneda